Diabrotica del mais

Illustrazione del quadro delle infestazioni di diabrotica del mais nel 2006, con un aggiornamento sulla normativa regionale per il 2007 e il 2008.

Livelli di popolazione

I monitoraggi ufficiali condotti nel 2006 non hanno rilevato incrementi significativi nella crescita quantitativa delle popolazioni. In alcune aree della Bassa friulana si è anzi evidenziata una lieve flessione nella densità delle infestazioni.

Anche in provincia di Pordenone, dove nel 2002 è stato individuato il primo focolaio di diabrotica in regione, le catture sono state estremanente contenute, con valori molto bassi. Nello storico focolaio di Aviano la diabrotica è stata riscontrata con poche decine di esemplari, rilevate solo dalle trappole a feromoni sessuali. Nessuna cattura è stata invece effettuata mediante trappole cromotropiche.

Stabile, con popolazioni basse, anche l'infestazione nei comuni ai confine con il Veneto orientale.

 

Gli esiti del monitoraggio del 2006 hanno evidenziato una sostanziale staticità nella crescita delle popolazioni e una generalizzata espansione dell'infestazione verso aree dove la specie non era ancora stata intercettata.

Le sole trappole cromotropiche catturano in alcune aree circoscritte di comuni a est della provincia di Udine (Buttrio in particolare).

Nel quadro generale vanno evidenziati alcuni fattori contingenti che hanno sicuramente interferito nella dinamica delle infestazioni. Tra questi, gli effetti positivi di un più diffuso avvicendamento delle colture, maggiormanente praticato rispetto agli anni passati, e l'efficacia complementare dei numerosi interventi effettuati contro la piralide del mais.

La stagione particolarmente siccitosa può avere infine interferito sulla generale attività della specie, oltre che nell'efficacia dei monitoraggi. Molti appezzamenti risultavano infatti essiccati già ad agosto ed è verosimile che gli adulti della specie abbiano abbandonato i fondi, per migrare verso altre coltivazioni dove il mais era ancora verde.