Avvertimento n. 1 del 19 maggio 2009

INFORMAZIONI GENERALI

Quest’anno la primavera ha un decorso molto buono ai fini della coltivazione dell’olivo nella nostra regione: finora le precipitazioni sono scarse, le temperature miti.

In pratica non ci sono le condizioni per lo sviluppo di infezioni dell’“occhio di pavone”.

Non per questo dobbiamo abbassare la guardia nei confronti di questo fungo che trova il suo habitat in ambienti umidi, con temperature miti e varietà d’olivo sensibili, quali la Bianchera.

 Dopo la potatura, nel mese di aprile, è stato fatto (speriamo) un trattamento con sali di rame (solfato, ossicloruro, idrossido); questo intervento ha provocato ed accelerato la caduta delle foglie infette del fungo dell’occhio di pavone. In alcuni casi c’è stata la quasi completa defogliazione (cultivar di Bianchera impiantate in zone molto umide e piovose) oppure nei casi in cui non sono stati eseguiti i trattamenti autunnali e invernali. Ora, prima della fioritura (che quest’anno si verificherà a fine maggio – prima decade di giugno), si consiglia di eseguire un trattamento con DODINA (alle dosi consigliate in etichetta).

Anche quest’anno l’ERSA farà la lotta guidata all’olivo.

In questi giorni si è provveduto ad installare le trappole con feromoni per il monitoraggio della tignola dell’olivo. I rilievi saranno settimanali ed i risultati saranno pubblicati sul sito dell’ERSA.

OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE

Le informazioni meteorologiche e le previsioni giornaliere sono consultabili sul sito www.meteo.fvg.it

DIFESA INSETTI

  • TIGNOLA DELL'OLIVO

visualizza la scheda descrittiva della tignola dell'olivo

visualizza la tabella con le catture della tignola dell'olivo 

Installazione trappole

Ad inizio aprile: 1-2 trappole per ettaro di oliveto.

 

Utilità delle trappole

Il monitoraggio con feromoni permette di definire l’andamento dei voli della tignola e di prevedere i periodi di ovideposizione. La distruzione di una percentuale anche elevata di fiori ad opera della prima generazione non comporta di norma un danno sensibile. Per questo anche in presenza di catture elevate relative al primo volo, i trattamenti insettecidi possono essere evitati salvo nel caso di fioriture molto scarse.

La massima attenzione deve invece essere posta nel seguire il secondo volo in modo da intervenire con opportuni trattamenti prima della penetrazione delle larvette nelle olive. Le soglie dell’intervento variano a seconda delle cultivar; per olive da olio è tollerabile la presenza di oltre un centinaio di maschi per trappola per settimana.