Avvertimento speciale diradamento melo

Stagione 2008

Il diradamento chimico è una pratica indispensabile per ottenere produzioni di qualità con buona pezzatura, garantendo contemporaneamente la costanza delle produzione negli anni.

 

Principali prodotti ad azione diradante

I prodotti ormonali maggiormente utilizzati, che provocano una riduzione dell’attività fotosintetica ed un conseguente aborto dei semi, sono i seguenti:

 

  • amide dell’acido naftalenacetico (NAD): Amid thin, Diramid, Geramid – neu
  • acido naftalenacetico (NAA): Dirado, Dirager, Nokad

 

Il trattamento con NAD va eseguito da “Caduta petali” (G) sul legno vecchio, fino alla fase in cui il diametro medio del frutticino centrale è compreso tra 4-6 mm. Un intervento ritardato può causare l’effetto opposto favorendo l’allegagione. Trattare preferibilmente in presenza di elevata umidità relativa con temperature superiori a 12°C, prevedendo la riduzione dei dosaggi nel caso di temperature superiori ai 20°C. Temperature fresche e scarsa umidità inibiscono l’effetto diradante. Nei formulati commerciali dove non sia già presente il bagnante, è necessario aggiungerlo per migliorare l’assorbimento del trattamento. Non tollerano questa sostanza attiva le varietà Red Delicious, Braeburn e Fuji, mentre è da evitarne l’utilizzo in impianti di Gala con età inferiore ai tre anni. Sempre in quest’ultima varietà è sconsigliato l’uso di Geramid-Neu (fonte IASMA NOTIZIE FRUTTICOLTURA n. 4/08). Nel caso di contemporaneo utilizzo anche di gibberelline o proesadione calcio, aspettare almeno 2-3 giorni per evitare l’interazione con l’amide e il conseguente eccessivo effetto diradante.

 

Il trattamento con NAA va eseguito quando non sussistono le condizioni meteorologiche ottimali per l’utilizzo del NAD e il frutticino centrale su legno vecchio raggiunge 9-11 mm. Gli interventi vanno eseguiti con temperature non superiori ai 20°C.

 

Il Carbaryl è un insetticida della classe dei carbammati ed è autorizzato esclusivamente nelle formulazioni Sevin flow e Suv 50 SC per l’impiego come diradante su melo. La sostanza attiva esplica la sua azione rallentando la traslocazione dei metaboliti verso i frutti e provoca rilascio di etilene (responsabile dell’azione di abscissione). Più precoce è l’intervento, maggiore risulta l’effetto diradante. Viene utilizzato sia da solo che in miscela con NAA anche per completare l’azione del NAD quando il frutticino raggiunge un diametro di circa 12-15 mm. Non si ha più efficacia con calibro del frutticino centrale oltre i 20 mm. La sostanza attiva deve essere sempre miscelata con bagnante (migliora l’assorbimento); per esaltare l’azione diradante il bagnante deve essere sostituito da olio minerale.

 

Altri prodotti ormonali ad azione diradante sono: 

  • Etephon (Ethrel)
  • Benziladenina (Brancher Dirado, Exilis, GerBathin, MaxCel)

L’Etephon va utilizzato da inizio fioritura a fine fioritura e provoca un’azione caustica su stigmi e stili. L’azione è molto influenzata dalle condizioni meteo; i posizionamenti dovrebbero essere posizionati con elevata umidità relativa e temperature superiori a 12°C e comunque si incorre in sovradiradamento con temperature maggiori a 20-22°C. Questa molecola presenta un’azione poco stabile, quasi imprevedibile per cui se ne raccomanda un impiego particolarmente oculato. Dalle esperienze condotte in Trentino Alto Adige risulta che il prodotto non necessita la miscelazione con bagnanti ed è indicato particolarmente negli anni di forte carica per le varietà che hanno problemi di alternanza (Fuji, Red Delicious).

 

La Benziladenina, che viene impiegata anche per migliorare la forma dei frutti, agisce in questa fase limitando l’accumulo di zuccheri nelle foglie a seguito dell’inibizione della fotosintesi. Esplica la sua azione sui frutticini laterali del mazzetto; ne è consigliato l’uso in miscela (sul mercato già esistono preparati commerciali) in quanto l’effetto diradante della singola sostanza è moderato. Alle dosi consigliate in etichetta non si sono osservati problemi di rugginosità sulle Golden Delicious. Per avere un diradamento più accentuato, aggiungere alla miscela olio minerale.

 

Informazioni di carattere generale

 

- Durante le operazioni di diradamento, per evitare effetti eccessivi sulla parte bassa delle piante si consiglia di chiudere alcuni ugelli basali dell’atomizzatore.

- Quando si utilizza in miscela olio minerale, è consigliato distanziare di 5-6 giorni i trattamenti a base di zolfo.

- Il Carbaryl si può utilizzare fino al 21 novembre 2008 pertanto non è più impiegabile nella stagione 2009; il residuo ammesso su melo è stato abbassato a 0,05 ppm e tempo di carenza su melo è di 80 giorni.

- Per l’Etephon impiegato su melo dal 2008 il residuo ammesso è stato abbassato a 0,05 ppm.

 

Altri preparati ad azione diradante

 

Alcuni concimi azotati fogliari hanno evidenziato un effetto diradante collaterale che naturalmente non viene dichiarato in etichetta (ATS e Azos 300); presentano azione moderata su tutte le cultivar di melo agendo direttamente e in maniera non selettiva sui fiori del mazzetto, prevenendo l’impollinazione tramite la disidratazione dei fiori aperti ma non ancora fecondati. L’epoca di distribuzione è frazionata in due interventi: il primo quando il fiore centrale è stato fecondato, il secondo intervento circa 2-3 giorni dopo per eliminare i fiori sul legno dell’anno e quelli più tardivi sul legno di più anni. Condizioni ambientali ideali per intervenire avvengono in presenza di temperature comprese tra 18-22°C e foglia asciutta. Bisogna evitare il trattamento con temperature inferiori a 15°C, elevata umidità o in presenza di piogge anche leggere al fine di limitare possibili fenomeni di fitotossicità.

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